22 Apr, 25

Qual è la differenza fra Cybersecurity e Cybersafety?

Viviamo in un mondo sempre più connesso, dove la protezione digitale non è più un optional ma una necessità. Quando si parla di sicurezza online, due termini emergono con forza: cybersecurity e cybersafety. Spesso vengono utilizzati come sinonimi, ma in realtà descrivono due aspetti molto diversi (e complementari) della protezione in rete. Quindi: qual è la differenza fra cybersecurity e cybersafety?

Qual è la differenza tra cybersecurity e cybersafety

Cybersecurity: la difesa dei sistemi e dei dati

La cybersecurity è l’insieme di tecnologie, processi e pratiche progettati per proteggere computer, server, reti e dati da attacchi, danni o accessi non autorizzati. È la componente tecnica della sicurezza digitale, ed è cruciale per aziende, enti pubblici, ma anche per le famiglie moderne.

Si occupa di prevenire e contrastare minacce come:

  • Malware, ransomware, trojan
  • Furti di identità e phishing
  • Intrusioni nei sistemi
  • Sabotaggi informatici
  • Violazioni della privacy

 

Strumenti comuni di cybersecurity includono:

  • Firewall e antivirus
  • Sistemi di autenticazione avanzata (2FA)
  • Backup dei dati
  • VPN per connessioni sicure
  • Sistemi di monitoraggio in tempo reale

Perché è importante?

Senza una solida cybersecurity, i dati personali, finanziari o aziendali possono essere rubati o compromessi, mettendo a rischio non solo il singolo utente ma l’intera struttura su cui si basa la sua attività online.

Minacce ai box TV Android

Cybersafety: la protezione delle persone

Mentre la cybersecurity protegge i sistemi, la cybersafety tutela le persone. È un concetto più ampio e “sociale”, legato ai comportamenti online e alla sicurezza psicologica ed emotiva degli utenti.

 

Riguarda aspetti come:

  • Protezione da cyberbullismo e adescamento online
  • Gestione dei contenuti inappropriati
  • Educazione all’uso responsabile dei social
  • Protezione dei minori
  • Consenso digitale e reputazione online

 

È un ambito particolarmente delicato nel contesto familiare, dove bambini e adolescenti sono esposti a rischi nascosti dietro l’apparente innocuità di una app o di una chat. Ma può estendersi anche all’utilizzo non controllato in azienda.

 

Strumenti comuni di cybersafety:

  • Parental control
  • Filtri sui contenuti
  • Educazione digitale
  • Sensibilizzazione sui pericoli del web

Perché è importante?

Perché una connessione sicura non basta se chi la utilizza non è protetto nei comportamenti quotidiani. Anche un dispositivo tecnicamente sicuro può diventare pericoloso se usato in modo inconsapevole.

Proteggiti con cybersecurity e cybersafety

In un’epoca in cui l’online è parte integrante della nostra vita, cybersecurity e cybersafety devono convivere. Nessuna casa o azienda può dirsi al sicuro senza una rete protetta, ma allo stesso tempo nessuna famiglia può trascurare l’educazione al digitale e il benessere degli utenti.

Il ruolo del router e della connessione di rete

Un aspetto troppo spesso sottovalutato è l’importanza del router domestico o aziendale. Questo dispositivo è il primo baluardo tra il mondo esterno e la nostra rete privata. Un router moderno, aggiornato e dotato di funzionalità di controllo accessi, VPN, segmentazione della rete e parental control rappresenta la base per garantire sia cybersecurity che cybersafety.

Progetto8 per internet superveloce e sicuro

Progetto8 fornisce tecnologie avanzate e un servizio per aumentare la sicurezza di chi naviga a casa o in azienda.

Portiamo internet superveloce a utenze domestiche e aziendali a Piacenza e provincia.

 

14 Apr, 25

Videosorveglianza pubblica: bando 2025 a fondo perduto per i Comuni

Gli Enti Locali hanno una grande opportunità per accrescere la sicurezza urbana: il decreto del 27 dicembre 2024 del Ministero dell’Interno che prevede lo stanziamento di un secondo lotto di fondi per realizzare nuovi impianti di videosorveglianza pubblica è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 28 marzo 2025. La disponibilità delle risorse finanziarie è fissata in 24,5 milioni di euro.

 

Si tratta di contributi importanti destinati a Comuni che vogliono impegnarsi nella prevenzione e nel contrasto di fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, e nella lotta al degrado delle aree più critiche del proprio territorio.

Cosa fare per aumentare la videosorveglianza pubblica

Termine di presentazione della domanda

Per accedere ai finanziamenti è necessario che l’Ente interessato presenti domanda entro 90 gg dalla pubblicazione del bando, e quindi entro il 26 giugno 2025.

Oggetto del bando

Il bando di finanziamento prevede la concessione di fondi a copertura delle spese per realizzare il progetto e installare nuovi sistemi di videosorveglianza urbana in determinate zone del territorio comunale o infra-comunale, finalizzati ad assicurare la tutela della sicurezza dei cittadini.

Requisiti di ammissibilità

Come riporta la Gazzetta Ufficiale possono presentare domanda per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza dei luoghi pubblici, i Comuni 

 

  • che non hanno beneficiato del «finanziamento» nelle tre procedure precedenti a quella prevista dal presente decreto; 
  • i cui «progetti» sono stati approvati in sede di «Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica»; 
  • che dimostrano di possedere la disponibilità delle somme, regolarmente iscritte a bilancio, per assicurare la corretta manutenzione degli impianti, per almeno cinque anni dalla data di ultimazione degli interventi.

Come viene concesso il contributo per la videosorveglianza pubblica

Le domande devono essere presentate alla Prefettura competente per il territorio che provvederà a inoltrarle al Ministero degli Interni.

Una commissione appositamente incaricata si occuperà di valutare la singola domanda e attribuire un punteggio (max 45) in base ai seguenti criteri:

  • indice di delittuosità (max 25);
  • entità numerica della popolazione residente (con 8 punti fino a 5000 abitanti, 6 punti fino a 50.000 e così a scendere);
  • se la richiesta è presentata da una unione o associazione di Comuni (10 punti);
  • rapporto percentuale tra importo del cofinanziamento proposta dall’ente e importo complessivo del progetto.

In caso di pareggio, saranno “preferiti”

  • i Comuni che negli ultimi 10 anni hanno dichiarato il dissesto o sono stati oggetto di provvedimenti come lo scioglimento del consiglio;
  • i progetti con contenuto tecnologico più avanzato.

Spese non ammissibili

  • “Non è ammesso il «finanziamento» dei «progetti» per i quali l’importo, richiesto a valere sulle risorse statali, superi i 250.000 euro
  • Non è ammesso, in ogni caso, il «finanziamento» per la sostituzione o la manutenzione di sistemi di videosorveglianza già realizzati a qualsiasi titolo”.

Spese ammissibili per l'installazione di impianti di videosorveglianza pubblica

  • acquisto di sistemi di videosorveglianza, compresi i costi di trasporto, montaggio e installazione;
  • software di funzionamento, considerato accessorio al sistema;
  • ponti radio e access point per aree non servite da fibra;
  • switch PoE per telecamere IP;
  • cablaggio strutturato tra dispositivi e centrale operativa;
  • apparati di rete ridondanti;
  • stazioni di alimentazione.

Controlli ed esecuzione del sistema di videosorveglianza comunale

I «progetti» ammessi a «finanziamento» devono essere resi esecutivi entro 120 giorni dalla comunicazione della concessione dei fondi.

Realizzazione di impianti videosorveglianza per i Comuni piacentini

Progetto8 è il partner per un servizio completo:
creiamo l’infrastruttura di rete
e installiamo i sistemi di videosorveglianza.

Progetto 8 è partner ISP di numerosi Comuni in Provincia di Piacenza, dove ha già realizzato infrastrutture per l’accesso a internet superveloce. A questa competenza affianca una solida esperienza nella progettazione e installazione di sistemi avanzati di videosorveglianza urbana, in particolare per il monitoraggio del territorio e delle strade.

 

L’azienda progetta impianti di videosorveglianza personalizzati, con soluzioni IP avanzate e studio di una rete dati solida e ben dimensionata, per aziende e Pubbliche Amministrazioni. Le telecamere utilizzate garantiscono immagini in alta definizione (Full HD) e visibilità anche in condizioni di scarsa illuminazione.

Siamo disponibili per fornire maggiori informazioni.

10 Apr, 25

Malware Android a Piacenza: attenzione a box TV, device e app

Allarme malware Android anche a Piacenza: i primi mesi del 2025 si stanno confermando come un anno nero per la cybersecurity. I dispositivi di casa e quelli mobili sono sotto l’attacco incrociato di più minacce, le cosiddette minacce backdoor.

Cosa significa backdoor nel linguaggio informatico? Il termine indica tutte le modalità che consentono, da remoto, di infrangere la sicurezza di dispositivi o sistemi, e di accedere a informazioni, rubare dati o utilizzare il tuo IP per scopi oscuri.

Principali malware Android

I principali malware che si sono diffusi in questi ultimi mesi a Piacenza sono: BadBox 2.0, Vo1d e Triada

BadBox 2.0

Si tratta di una botnet che infetta un dispositivo e poi a seguire, tutti quelli con cui si connette. Questa minaccia consente il controllo da remoto dagli hacker. Gli apparecchi più colpiti sono smart TV, tablet e proiettori digitali, smartphone e sistemi di infotainment per auto, oltre che IoT device.

Come si propaga questo malware Android?

Potrebbe essere un malware preinstallato che viene attivato da remoto, o derivare da server compromessi a cui il dispositivo si connette all’avvio, o ancora arrivare da app dannose scaricate da store con app malevole (anche se alcune riviste di settore riportano la notizia che Google avrebbe eliminato da Play Store oltre 20 app sospette).

Quali i rischi?

Questo tipo di malware che colpisce il sistema operativo Android, facilita frodi pubblicitari e la click-fraud su annunci finanziari, oltre che direzionare il traffico verso siti di bassa qualità, e consentire l’utilizzo dell’IP per attacchi informatici, creare account falsi e proxy residenziali.

Cos'è un proxy residenziale

Il proxy residenziale consiste nell’utilizzo malevolo di IP reali. Quelli per intenderci che sono assegnati dall’ISP a utenze domestiche.

Il fatto di essere IP fisici consente agli hacker di potersi mascherare evitando i blocchi di sicurezza dei siti web.
Il proxy residenziale consente di rubare dati, credenziali, gestire più account social senza essere notati, e commettere frodi pubblicitarie.

Vo1d: android virus per box TV

Questo tipo di android malware è una botnet che ha causato l’infezione di oltre 1.5 milioni di box TV in quasi tutto il mondo, con un picco di bot attivi in contemporanea a gennaio 2025. 

Vo1d risulta particolarmente insidioso a causa delle tecniche utilizzate per renderne difficile il rilevamento e la sua distruzione. Il malware è infatti protetto da crittografia avanzata RSA più un algoritmo XXTEA personalizzato, oltre che da una infrastruttura basata su DGA (Domain Generation Alghorithm).

Quali i rischi?

Creazione di reti proxy anonime, click-fraud e frodi pubblicitarie.

Triada, il malware android TV

Triada è una minaccia che colpisce i box TV Android di determinati modelli. Questo malware, probabilmente preinstallato secondo gli esperti, consente agli hacker l’accesso alla connessione internet, utilizzata per installare malware secondari e rubare così dati o visualizzare annunci truffa.

Anche in questo caso si tratta di una botnet: si rileva, infatti, che oltre agli IP domestici si sarebbero infettati anche gli IP mobili, di dispositivi connessi in modalità wifi alla rete di casa.

Cosa fare per proteggersi dai malware Android?

  • Evitare di acquistare dispositivi low-cost o di produttore sconosciuti;
  • aggiornare costantemente Android;
  • installare soluzioni antivirus per gli Android TV;
  • monitorare il traffico per rilevare attività malevole, come fa Progetto8 per i suoi clienti.

Progetto8 per internet a casa senza pensieri

Progetto8 effettua il monitoraggio del router del cliente in modo costante. In questo modo può contribuire significativamente alla protezione delle box TV da malware, in particolare da minacce come botnet o infezioni da software dannoso preinstallato. 

Analisi traffico internet

Analizziamo il traffico in uscita e in entrata attraverso il router, in questo modo riusciamo a identificare comportamenti anomali come connessioni frequenti verso server noti per attività malevole o flussi di dati che suggeriscono controllo remoto o attività automatizzate, tipiche delle botnet.
Questo ci consente di bloccare o limitare le comunicazioni tra la box TV infetta e i server C2 (Command & Control) utilizzati dagli hacker.

 

Il nostro monitoraggio proattivo del router trasforma così il punto d’accesso alla rete in un primo livello di difesa.

Filtri DNS

Possiamo anche implementare filtri DNS per impedire che i dispositivi si connettano a domini pericolosi o compromessi. Se una box TV infetta cerca di contattare un server dannoso per aggiornare il malware o ricevere comandi, il filtro DNS può reindirizzare o bloccare la richiesta.

Aggiornamenti automatici

Configuriamo il router per aggiornamenti automatici del firmware e dei sistemi di sicurezza, in modo da correggere vulnerabilità note che potrebbero essere sfruttate dalle box TV connesse.

Azioni correttive

Suggeriamo azioni correttive (es. reset box TV, cambio password, scansione antivirus), offrendo supporto tecnico per limitare la diffusione del malware.

Per la tua rete di casa protetta, scegli internet superveloce di Progetto8. A Piacenza e in tutta la provincia.

03 Apr, 25

Come fare un impianto di videosorveglianza senza Internet?

Come fare un impianto di videosorveglianza senza internet? Ci sono luoghi e spazi dove non è predisposta la rete online ma c’è necessità di controllo e monitoraggio. Un impianto di sicurezza senza connessione Internet, infatti, è ideale per proteggere ambienti isolati, come case di campagna, magazzini o aziende.

Come fare un impianto di videosorveglianza senza internet in 5 passi

Progetto8 ha portato internet nel più esteso Comune di Piacenza, Ferriere, realizzando la connessione di privati, aziende e dei servizi comunali, assicurando che uffici amministrativi e altri enti locali potessero avere una rete Internet performante.

1 - Scegliere il tipo di sistema di videosorveglianza

Senza Internet, sono disponibili due principali opzioni per l’archiviazione delle immagini.

Sistema DVR (Digital Video Recorder

Funziona con telecamere analogiche collegate tramite cavi coassiali. Registra su un disco rigido interno e permette la visualizzazione locale.

Sistema NVR (Network Video Recorder)

Utilizza telecamere IP connesse a una rete locale (LAN), ma senza necessità di accesso a Internet. Registra su un hard disk locale o su NAS (Network Attached Storage).

Videosorveglianza Wireless (Wi-Fi) senza Internet

Le telecamere Wi-Fi possono connettersi a un NVR wireless o a un router locale per registrare e trasmettere dati senza necessità di connessione esterna.
L’accesso ai video è possibile solo all’interno della stessa rete, tramite un computer o un’app mobile collegata alla rete Wi-Fi del sistema.

2 - Configurare il sistema senza Internet

Installazione delle telecamere

È necessario scegliere telecamere cablate (DVR/NVR con cavi) per una connessione stabile. Se sono preferite telecamere Wi-Fi, è necessario assicurarsi che si possano connettere direttamente a un router locale o a un NVR offline.

Collegamento al DVR/NVR

Le telecamere devono essere collegate con cavi coassiali (DVR) o cavi Ethernet (NVR).
Il registratore deve avere un hard disk capiente per salvare le registrazioni.

Monitor per la visualizzazione

Senza Internet, le immagini saranno accessibili collegando un monitor direttamente al DVR/NVR tramite HDMI o VGA.

Accesso remoto locale

Anche senza Internet, si può visualizzare le immagini su un computer o smartphone connesso alla stessa rete locale tramite un’app dedicata o software su PC.

3 - Alimentazione e autonomia del sistema

Un sistema di videosorveglianza senza Internet deve essere affidabile anche in caso di blackout. Come garantire operatività?

Gruppo di continuità (UPS): protegge il sistema in caso di interruzioni di corrente. 

Telecamere a batteria con registrazione su scheda SD: perfette per installazioni in luoghi remoti.

Pannelli solari con batterie: utili in zone senza accesso alla rete elettrica, ma limitati da condizioni atmosferiche.

4 - Archiviazione e gestione delle registrazioni

Senza cloud o accesso remoto via Internet, l’archiviazione è locale.

 

Hard Disk nel DVR/NVR: capacità da 1TB a 8TB per memorizzare settimane di registrazioni.

MicroSD nelle telecamere: alcuni modelli registrano direttamente su scheda di memoria.

NAS per backup automatico: un dispositivo di archiviazione di rete permette di salvare i dati senza Internet.

5 - Alternative per l’accesso remoto senza Internet

Se c’è la necessità di controllare il sistema da lontano senza Internet, ci sono alcune possibilità.

 

Rete mobile (4G/5G con SIM dati): alcuni NVR e router supportano SIM per connettersi da remoto in caso di necessità.

VPN su rete locale: se hai una rete LAN con un server VPN, puoi accedere alle telecamere in modo sicuro. 

A Piacenza e provincia, Progetto8 realizza l'impianto di videosorveglianza su misura

Progetto8 offre, alle aziende e ai privati di tutta la provincia di Piacenza e aree limitrofe, soluzioni personalizzate per impianti di videosorveglianza, adattandosi alle necessità specifiche di ogni cliente.

 

Il nostro team si occupa di ogni fase dalle installazioni di soluzioni che consentono il monitoraggio da remoto tramite smartphone, fino a sistemi avanzati di videosorveglianza IP, ideali per aziende e Pubbliche Amministrazioni che necessitano di controllare spazi interni ed esterni con tecnologie evolute.